Tutto quello che un cane vorrebbe dirvi!
Uffa, io sono già sveglio e loro ancora dormono…. Forse se faccio un pò di rumore si svegliano, anzi no, mi appoggio al letto e mi gratto, così si devono svegliare per forza….lo sapevo, funziona sempre! Evviva! Ora siamo tutti pronti per iniziare la giornata …. Gli trotterello dietro, loro sempre contenti se li seguo, e a me conviene così controllo il traffico di cibo: è l’ora di fare colazione.A me il cornetto piace tanto ma non me lo danno perché dicono che mi fa male. Secondo me è una scusa perché vogliono mangiarselo tutto loro…. Mi consolerò con un pò di crocchette,non sono un gran che, ma meglio che niente.
Che Bello tra poco si esce, NoN vedo l’ora…
Ho già capito che oggi “si lavora”, lo vedo da cosa fanno. Vanno un po’ di fretta, non perdono tempo come quando è festa. Tra poco esco con lui e vado al nostro parco preferito, e poi esco di nuovo, con lei questa volta, perché abbiamo un altro parco segreto dove andiamo sempre insieme. Ma la cosa che mi piace più di tutte è quando usciamo tutti e tre , e facciamo una passeggiata lunghissima. Ma non è cosa che si farà oggi, perché dobbiamo andare in ufficio. Salgo in macchina, cosa che non mi piace molto, ma ho capito che in macchina si fa prima. E’ un po’ come prendere l’ascensore, è più veloce e si fatica di meno piuttosto che fare tutti quegli scalini. Ma torniamo al mio lavoro. Si, perché io lavoro, accompagno lei e sto in ufficio a controllare che tutto vada bene. Dicono che io sono fortunato perché posso stare tutto il giorno con loro, ma mi sembra che i veri fortunati siano lei e le persone che lavorano con lei. Hanno la possibilità di chiacchierare del più e del meno ogni tanto, di darmi un po’ del loro pranzo (solo quando lei non vede , altrimenti dice che mi fa male….
Uffa ma cosa credono, che quando siamo ramenghi e affamati facciamo attenzione a cosa mangiamo??), e poi io controllo che tutti facciano il loro dovere. Lei dice sempre che se imparassi a rispondere al telefono potrebbe almeno licenziare la segretaria, e potrei rendermi utile, ma tanto io non voglio imparare, sono sicuro che lo farei egregiamente, ma proprio non mi va, è per questo che la segretaria mi vuole così bene, sa che non le ruberei mai il lavoro! Molto meglio stare a sonnecchiare o a far finta di pensare ad altro mentre tutti si danno da fare, ed essere pronto e scattante per le cose davvero importanti, quando si tratterà di uscire di nuovo. Si perché poi nel pomeriggio si esce ancora, questo è il mio vero lavoro: esplorare i dintorni e marcare il territorio. Poi si torna a casa e si cena. Che monotonia, penserete voi, ma a me piace così, la sera adoro stare accoccolato in soggiorno, vicino al camino ad ascoltare loro che chiacchierano o a guardare un po’ di tv. A dire il vero a me la televisione non piace per niente, non capisco cosa ci trovino di tanto interessante in quella scatoletta rumorosa, ma li lascio fare.
Meglio così di quando escono senza di me. Questa è una cosa che proprio non sopporto. Non capisco perché non posso andare con loro, glielo ho spiegato tante volte che sarebbe giusto che mi portassero, ma sostengono che ci sono posti in cui io non posso andare. Veramente inaudito questo razzismo! Siamo ancora molto arretrati, sono convinto che prima o poi sarà OBBLIGATORIO farci entrare ovunque! Quando devono uscire senza di me lo capisco subito da cosa fanno, si cambiano, lei si mette le scarpe con il tacco alto e lui una specie di guinzaglio che si chiama cravatta. Ne ha tanti nell’armadio e in genere ci mette un sacco a scegliere quello giusto. Mica come me che ne ho uno solo e che uso sempre quello… Insomma, lo capisco e faccio di tutto per farli sentire in colpa: faccio la faccia triste, mi metto in un angolo e fingo di essere sofferente, a volte la butto in caciara e cerco di invitarli a giocare con me, ma tanto lo so che non attacca: quando decidono di uscire da soli non c’è verso di fargli cambiare idea! Loro cercano di consolarmi dicendomi che tanto tornano presto, che dove vanno io mi annoierei o sarei spaventato a morte, ma sono tutte scuse, sono convinto che starei benissimo e mi sentirei perfettamente a mio agio. E’ davvero un’ingiustizia! Allora quando escono per far passare il tempo mi metto a dormire, magari vicino alla porta e con le orecchie ben aperte, così se tornano lo sento subito e mi faccio trovare sveglio. Quando tornano è la cosa più bella, gli faccio un sacco di feste così capiscono che li amo e che mi piace stare con loro. Lo so che hanno bisogno del mio affetto, e che la loro vita, senza di me, sarebbe triste e monotona. Ah, una cosa importante: non chiamatemi mai cane, io sono un compagno di vita!