Nina Dotti in mostra a Venezia
Per prima volta l’artista venezuelana-americana è a Venezia, con due innovative performances partecipative presenti nel progetto “Personal Structures” dello European Cultural Centre.
In occasione della 57esima edizione della Biennale di Venezia, l’evento più atteso dagli art-addicted di tutto il pianeta, Nina Dotti arriva per la prima volta agli spazi di Palazzo Bembo e di Palazzo Mora, per mostrare le sue performance partecipative “Take the load off” e “PMS Lounge”. Le esposizioni saranno aperte al pubblico fino al 26 novembre 2017, nell’ambito del progetto PERSONAL STRUCTURES, organizzato da “European Cultural Centre”, in collaborazione con la Fondazione “Arts Connection”, laboratorio creativo dell’artista.
Poliedrica, dinamica, e sempre visionaria. Nina Dotti è un’artista venezuelana-americana, residente a Miami, che attraverso l’uso di stazioni interattive sperimenta l’universo femminile, collegandolo a temi universali quali la menopausa, il tabù, la solitudine e le paure. Il risultato si materializza in due capolavori: “Take the load off”, in mostra al Palazzo Bembo, e “PMS Lounge” al Palazzo Mora. Entrambe le mostre sono le performance più rinomate dell’artista.
PALAZZO BEMBO: “Take the load off”
“Take the load off” nasce dell’esperienza dell’artista nel corso degli ultimi due anni. In particolare dall’esperienza del 2015 quando, nella città di “Santa Cruz de la Sierra”, Bolivia, un gruppo di donne hanno bruciato insieme le loro paure e angosce elencate in un pezzo di carta, come un atto di emancipazione personale, aprendo un percorso di guarigione della mente e del corpo. Ora ci presenta la proposta attraverso una versione museografica creata esclusivamente per il pubblico di Palazzo Bembo. I visitatori troveranno le immagini che raccolgono l’esperienza vissuta in Bolivia, e potranno sedersi a una piccola scrivania per scrivere le proprie paure su un pezzo di carta, che dopo dovranno depositare in un calderone centrale. Questi scritti saranno bruciati dopo la chiusura dell’esposizione, in uno spazio aperto dedicato.
“Cercherò di intrecciare i limiti che ci sono nella traslazione della performance da un luogo dell’esperienza alla sua rappresentazione museografica, portando le emozioni personali e collettive delle performance precedenti all’interno dell’universo dello spettatore, come invito a partecipare al rituale di trasformazione. La trasformazione sarà presente attraverso il potere di corpi e parole, immerse in comunione in un’unica azione artistica”, ha spiegato l’artista. Video della performance realizzata in Bolivia (2015): https://youtu.be/lyhD_OCaapI
PALAZZO MORA – “PMS Lounge” (Premium Menopause Satisfaction)
Nina Dotti prende spunto dalla sua esperienza personale di vivere una menopausa chirurgicamente indotta all’età di 33 anni, per presentare questo argomento spesso tabù e poco discusso tra le donne. Lo scopo è quello di affrontarlo in modo divertente per fornire suggerimenti di come godere questa fase della vita, abbinando l’arte e le nuove tecnologie. Così, con “Premium Menopausa Satisfaction (PMS)” il pubblico è invitato a rilassarsi in una stanza per interagire con l’App “PMS Lounge”, creata dall’artista, e che include tanti brevi video sulla menopausa (di 20 secondi ciascuno), prodotti con senso dell’humor, ironia e sfacciataggine critica.
“Propongo strategie per vivere la menopausa con piena soddisfazione”, sottolinea Dotti. L’installazione artistica proposta ricrea un centro Spa che consiste in tre sedie sdraio e include una mensola piena di giocattoli erotici. È la terza volta che Nina Dotti presenta questa performance, già ospitata da La Juan Gallery di Madrid (Spagna) e già presente al Museo d’Arte Contemporanea del Zulia (MACZUL), di Maracaibo (Venezuela).