L’indifferenza: il sentimento peggiore
L’indifferenza rappresenta uno dei peggiori atteggiamenti che possiamo adottare. Normalmente, si definisce “persona indifferente” colei che non sente e non soffre. È un sentimento che emargina la persona in questione. L’indifferenza è associata all’insensibilità, al distacco e alla freddezza, caratteristiche che in teoria vanno in senso opposto rispetto alla condizione sociale degli essere umani che permetta loro di relazionarsi. Essere indifferente implica che nulla c’importi, che di fronte a una persona o a una situazione non sentiamo niente, che non siamo interessati a niente.
Si dice saggiamente che “l’indifferenza è la risposta più dura, anche quando non ci si aspetta molto”. È dimostrato che, quando ostentiamo la nostra indifferenza verso un’altra persona, questo atteggiamento è uno dei più aggressivi e dolorosi che si possano assumere. Mostrare indifferenza verso qualcuno implica che stiamo ritirando tutti i nostri sentimenti e che l’altro, per noi, non esiste nemmeno. Quel vuoto affettivo che esprime una persona per noi importante può lasciare delle profonde ferite. L’indifferenza è spesso devastante. Purtroppo per noi, ci sono delle persone particolarmente rancorose che sono consapevoli di avere ancora un potere emotivo sugli altri e usano l’indifferenza per fare del male.
In questi casi, l’indifferenza è un’arma di vendetta utilizzata per colpire l’altro dove gli fa più male. La nostra società è indifferente al dolore degli individui , alla sofferenza , a tutto ciò che fa star male , a tutto ciò che viviamo con dolore, alla violenza. Del resto la cronaca nera recentemente ci insegna che cos’ è l’indifferenza, la paura, il pregiudizio, l’assenza di un codice etico e morale, la radice dell’incapacità oramai sociale di dare valore alla vita umana, alla tutela dell’altro e a trovare il coraggio e la capacità di correre anche un rischio ad essere la struttura culturale del nostro Paese. Infatti ha commentato scuro in volto il capo della Mobile di Roma.
“Ci vuole coraggio da parte dei cittadini, da parte di chi passa e vede qualcuno in difficoltà, una telefonata al 113 è gratis: se si vedono cose strane è dovere chiamare forze d’ordine”, ha aggiunto l’investigatore. Ma quella sera per Sara non c’erano angeli, solo i demoni del suo aguzzino e dell’indifferenza. La confusione che si sente nella casa accanto è un’aggressione o un litigio particolarmente rumoroso fra marito e moglie? La persona che mi corre incontro vuole aiuto o vuole aggredirmi? Che cosa sta succedendo? In momenti di incertezza come questi, la tendenza naturale è guardarsi intorno per vedere come si comportano gli altri e capire da questo se si tratti o meno di un’emergenza. Il problema però è che anche tutti gli altri che osservano l’evento probabilmente sono in cerca di una spiegazione osservando il comportamento altrui. E siccome, in pubblico, tutti vogliono apparire posati e tranquilli, probabilmente ci si limita a brevi occhiate di sfuggita.
La conseguenza è che ognuno vedrà che nessuno degli altri si scompone e non interpreterà l’evento come un caso d’emergenza. Il Codice penale punisce, con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a 2.500 euro “chi, trovando un corpo umano che sia o sembri inanimato, ovvero una persona ferita o altrimenti in pericolo, omette di prestare l’assistenza occorrente o di darne immediato avviso all’autorità. Se da siffatta condotta del colpevole deriva una lesione personale, la pena è aumentata; se ne deriva la morte, la pena è raddoppiata” (art. 593 commi 2 e 3). L’articolo 593 Cp. prevede due distinte ipotesi: nel primo comma l’omissione consiste nel non dare avviso immediato all’autorità di aver trovato abbandonato o smarrito un fanciullo minore di anni dieci o altra persona incapace di provvedere a sé stessa. Il termine utilizzato dal legislatore “trovando” allude all’imbattersi nella persona in pericolo, attraverso un contatto materiale e diretto, solo un orientamento minoritario afferma la rilevanza della semplice conoscenza del fatto.
La distinzione effettuata tra abbandono e smarrimento presuppone la volontarietà o meno del soggetto che sul minore ha un potere-dovere di custodia.Nel secondo comma del suddetto articolo l’omissione penalmente rilevante è quella di non prestare assistenza o di dare avviso all’autorità di aver trovato un corpo umano che sembri inanimato ovvero una persona ferita o che necessiti assistenza. Gli inquirenti possono ritenerli colpevoli di un reato: omissione di soccorso. Il soccorso è un dovere. L’indifferenza è un crimine. L’indifferenza, la freddezza nei confronti del dolore altrui, della sofferenza mi fa paura, mi spaventa più della violenza. Questo tipo di atteggiamento è un segnale della china pericolosa che sta prendendo la nostra società. Un grande autore Alberto Moravia scrisse “Gli indifferenti” pubblicato nel 1929. Per lo scrittore l’indifferenza non è una stoica forma di saggezza di fronte alla vita, ma è la degradazione dell’uomo che rassegnato e sconfitto, rinuncia a vivere. Indifferenza è dunque inerzia morale, passività esistenziale, superficialità, con cui la società borghese si pone nei confronti dei problemi dell’esistenza, dei valori più veri e profondi insiti nell’uomo. L’indifferenza è un male oscuro che divora l’umanità, che spiazza, che divora la società civile. Nonostante tutto ho fiducia nell’essere umano e credo che questa non sia la sua natura. Credo che gli altri abbiano bisogno dell’esempio, dell’ispirazione. Facciamo il nostro, apriamo il cuore e contagiamo gli altri.
Credo che ci sia una ricetta semplice per sconfiggere l’indifferenza: amare…