La Corte di Appello di Genova ha dichiarato illegittima “la norma che prevede l’automatica attribuzione del cognome paterno al figlio legittimo, in presenza di una diversa volontà dei genitori.”
Finalmente, anche il cognome della mamma può comparire sui dati anagrafici del bambino. Maria Rita Parsi, psicologa dell’età evolutiva, dopo averla definita una sentenza più che giusta, aggiunge: “In questo modo viene riconosciuta l’indiscutibile origine, il ‘punto di partenza’ di ogni vita: la madre. È l’affermazione della piena parità tra il padre e la madre all’inter-no di una famiglia”.
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