Uomini: quando sono eterni Peter Pan e Playboy
Molti uomini tendono a fuggire dai legami perché vissuti come troppo vincolanti: responsabilità e qualche rinuncia di troppo possono indurli ad investire con cautela nei rapporti con l’altro sesso. Per alcuni forse è più semplice concedersi con parsimonia e a piccole dosi e magari, tra una pausa di riflessione e l’altra, continuare ad esplorare territori e affinare tecniche di conquista. Ma sono davvero così insensibili, cattivi e poco di buono? Oppure si nasconde qualcos’altro dietro tali comportamenti? È necessario fare una distinzione tra uomini e donne rispetto al modo di concepire e vivere l’amore. Dobbiamo prendere atto che siamo costituzionalmente diversi: la frase “per tutta la vita”, ad esempio, suona alle orecchie dell’uomo e della donna in modo differente.
Per queste ultime è il sogno, il progetto, l’obiettivo che si realizza grazie all’istinto di rifugiarsi in una relazione stretta e unica che possa garantire anche il sostegno e la protezione nell’allevare la prole. L’uomo è per antonomasia nomade, il suo istinto innato lo induce a cacciare e a conquistare. Dunque, investire in un’unica relazione può risultare per taluni limitante e contro-natura. Da queste primordiali differenze ne seguono altre che riguardano, ad esempio, i diversi stili di comunicazione e il modo di intendere le cose. A seconda dei casi è anche importante non dimenticare che ognuno ha una storia che spesso influenza i legami presenti e il modo in cui essi vengono vissuti. Le ferite infantili che si sviluppano nella relazione con i propri genitori per alcuni sono difficili da rimarginare e possono portare da adulti a vere e proprie fughe o comunque possono rendere diffidenti.Anche i modelli familiari possono condizionare desiderio e capacità attuali nel gestire le relazioni amorose. Tenendo conto di queste variabili, e non solo, non è poi così tanto scontato innamorarsi: significherebbe abbassare le difese, abbandonarsi e affidare parti di sé all’altro.
Ciò rende vulnerabili e nudi perché aprirsi implica spogliarsi di ogni maschera e mostrarsi anche nelle proprie fragilità e nei difetti. Insomma, innamorarsi è uno degli eventi della vita che rende in tal senso impotenti; inoltre non tutti sono in grado di mettersi in gioco, così molti preferiscono rifugiarsi in un mondo sicuro fatto di certezze nel quale nessuno può entrare. Gli uomini che fuggono dalle relazioni e/o che le vivono con la dovuta distanza emotiva di sicurezza, spesso mettono in atto difese come la compensazione scegliendo azioni nelle quali investono tutte le loro energie traendone soddisfazione e gratificazione. La paura d’amare, a volte, diventa un vero e proprio meccanismo di difesa quando vi è stata nel passato una profonda delusione che ha lasciato il segno e allora ci si ritrae da nuovi legami per non riattualizzare la sofferenza. Abbiamo visto come i legami spaventino molti uomini (e non solo loro!) i quali agli occhi delle donne appaiono nel migliore dei casi come poco sensibili, immaturi ed interessati solo alla fugacità di brevi incontri.
Tuttavia, il problema non sta nella mancanza di interesse o sentimento: il legame spaventa perché rimanda ad un intreccio di responsabilità, sacrifici ed impegni che minano il proprio equilibrio. Molti uomini temono l’intimità dei legami per paura di venirne risucchiati. Tuttavia, per superare tale paura bisogna proprio affrontarla, non eluderla. “Mi lascerò andare solo quando mi innamorerò” è un alibi ed un paradosso. “Se non vivo le relazioni e non imparo ad affrontare le difficoltà che incontro, come ad esempio le mie paure, non mi innamorerò mai”. È un’illusione stare lì in un cantuccio ad aspettare che le cose cambino dall’esterno o che prima o poi verrà a bussare l’amore della mia vita; se noi per primi non ci mettiamo in gioco e non rischiamo, nulla cambia. Superare la paura dell’intimità permette di attivarsi in prima persona e creare legami autentici e non idealizzati e/o fantasticati. Se diamo la possibilità alle paure di condizionare la nostra vita, esse troveranno sempre la strada spianata.
Avvicinarsi ad esse, invece, significa prendere confidenza con quelle parti di noi da cui cerchiamo di scappare. Quando si supera l’ostacolo della paura e si prova a stare in un rapporto, è importante imparare a tollerare i momenti di noia e di insofferenza. Se si sente la fatica vuol dire che sta cambiando qualcosa! Dunque è importante resistere alla tentazione di fuggire mentalmente o fisicamente. Gli uomini che dicono: “Non è la donna giusta per me”, dovrebbero riflettere anche su se stessi e su quanto sono capaci di dare all’interno di un rapporto. Questo permette anche di mettersi nei panni dell’altro e di non rimanere incastrati in una posizione egocentrica in cui non esiste nulla e nessun altro all’infuori di me!