Politica, Religione, Filosofia e scienza: i 4 pilastri della terra
È possibile oggi sognare o costruire scenari alternativi a quelli che stiamo stancamente vivendo? A sentire chi, per mestiere, passione o vocazione riflette, scrive e ragiona sul futuro si direbbe di sì. Ma il futuro, per essere solido e non utopia da salotto, ha bisogno di poggiare su quattro pilastri che tra alti e bassi ci sostengano lungo il faticoso cammino: Politica, Religione, Filosofia e Scienza.
POLITICA- La politica è l’arte del possibile e ovunque nel mondo qualcosa si muove. Certo, ogni passo produce scossoni a volte anche fin troppo violenti. Altre volte, ai proclami non seguono azioni concrete ma fumose speranze se non proprio illusioni. Eppure, l’Italia che non certo brilla per capacità di immaginare scenari durevoli e capaci di coinvolgere il popolo, ogni tanto tira fuori dal cilindro qualche buona idea. Certo, non bastano le buone idee per sconfiggere i populismi senza cuore e le pericolose ingenuità dei “duri e puri”. Nella destra orfana di Berlusconi ribollono continuamente nuove formazioni: Denis Verdini mette insieme una pattuglia di fedelissimi, ma già teme di non poter scrivere la storia. Mentre, Raffaele Fitto, dopo aver definitivamente rotto con il padre-padrone di Forza Italia, ha costituito il suo movimento “Riformisti e Conservatori”, già ribattezzato la “nuova cosa” di destra. All’inizio sembrava una realtà di poco conto e molto areale, limitata a Puglia e dintorni. Ma il successo personale registrato alle Elezioni Europee e le iniziative politiche successive, hanno trasformato il progetto di Fitto in un vero e proprio partito nazionale. Ormai, ha assessori e consiglieri nelle amministrazioni comunali e regionali di utta Italia e qualche decina di deputati in Parlamento. A sinistra, le dimissioni di Matteo Renzi hanno aperto scenari di transizione che però faticano a vedere la luce. Le ali estreme si riposizionano, abbandonano vecchie posizioni per allearsi con stelle e nuovi movimentismi. Ma anche in questa area c’è sofferenza e progetti di corto respiro.
RELIGIONE- Papa Francesco Docet. È lui il faro, lui il trascinatore, in lui si specchiano e si ritrovano credenti di ogni religione e atei incalliti.Martin Luther King aveva un sogno, che Papa Francesco e prima di lui Papa Giovanni Paolo I e poi Giovanni Paolo II hanno posto le basi per realizzare. Giustizia figlia dell’Amore, Democrazia sorella dell’Amicizia, Benessere e Solidarietà a braccetto, Equità e Accoglienza figlie della Condivisione. Una utopia che nasce con l’annuncio evangelico di Gesù Cristo, ripresa e reinterpretata da Imam e Sufi, Pope e Buddhisti, partiti e utopisti di ogni secolo e cultura.
FILOSOFIA- La storia è quell’attimo di eternità che mentre lo vivi neanche te ne rendi conto. E, anzi, in genere non gli daresti un centesimo bucato. La filosofia aiuta il pensiero umano a capire che ogni aspirazione, lettura critica, domanda o risposta che nasce nel cuore e nella mente dell’umanità è la dimostrazione che il Tempo, la Storia, la Vita non sono finite. Dopo di noi non ’è la fine del mondo, ma un nuovo inizio. Che potrà essere anche più bello ed emozionante di come l’abbiamo pensato o temuto.
SCIENZA- Siamo materia oscura nell’immensità del cosmo. Ma il bello della Vita proprio in questo mistero consiste. Del resto, come diceva Albert Einstein, il Mistero non è qualcosa che non si può spiegare, ma una realtà che non si finisce mai di spiegare. L’avventura umana è iniziata il giorno in cui abbiamo mosso il primo passo sulla terra. Poi, sono arrivati gli altri vagiti: quello industriale, poi quello tecnologico. Ma siamo ancora bambini e per quanto ci illudiamo di essere arrivati chissà dove, in realtà non ci siamo neanche svezzati ancora. E questo non è per l’umanità una disgrazia, ma una autentica benedizione. Abbiamo davanti a noi miliardi di chances: possiamo ancora conquistare modelli di vita pacifica, scoprire terapie per vivere insieme e in buona salute, brevettare formule di serenità condivisa e un benessere sostanziale, realizzato in città e contesti dove l’equità e il rispetto siano la regola e non l’eccezione