Il freddo dell’inverno? Si combatte a tavola!
Ad ogni cibo la sua stagione: l’adagio popolare non è affatto leggenda come dimostrano numerosi studi scientifici. L’ultimo, tradotto in una serie di utili e semplici pratiche alimentare, porta la firma di Massimo Gualerzi, cardiologo esperto in prevenzione cardiometabolica, che nel suo “La dieta SuperSalute” (Sperling & Kupfer, 2016, pp.240, 17 euro) porta a tavola le ricette per superare i disagi e i malanni dell’inverno alle porte. Secondo Gualerzi, la “dieta giusta” esiste: non significa miracolosa, ma consente di trarre energia dagli alimenti, dormire meglio, prevenire le malattie e le infiammazioni e rallentare l’invecchiamento, in poche settimane, scegliendo cibi divertenti e gustosi. A iniziare dai cibi di stagione seguendo la cronobiologia, ossia alimenti giusti al momento giusto, in armonia con le stagioni dell’orto ma anche con l’orologio del corpo.
Occhio ai colori: bianco e viola
E allora il colore dell’inverno è il bianco, ed è lo stesso che è consigliato portare a tavola: cavoli e porri (e in generale tutte le crucifere, come broccoli e cavolini di Bruxelles) sono preziosi per combattere l’inquinamento delle città che con i mesi freddi raggiunge i picchi più elevati. Un alleato è anche il viola, perché gli alimenti di questo colore riscaldano il corpo: rape, mirtilli, cavolo viola e uva contengono carotenoidi e resveratrolo, principi utili a combattere l’invecchiamento, migliorare la circolazione del sangue e la formazione di placche aterosclerotiche. Per icereali, meglio preferire riso, amaranto mais e quinoa, mentre nella gamma dei legumi, ceci, lenticchie verdi e gialle decorticate e fagioli misti. Sulpesce, la stagione è ideale per cucinare sardine, ricciola e palamita.
L’infuso per riscaldarsi
Al rientro dal lavoro o da una giornata difficile, ci si può riscaldare ed energizzare con un infuso caldo. Ecco allora due ricette speziate, deliziose e amiche del nostro corpo, tratte dal libro “La dieta SuperSalute”. La stagione è quella giusta per un tè verde con cardamomo, chiodi di garofano, noce moscata e zenzero oppure orzo arricchito di anice stellato, chiodi di garofano e scorza di mandarino.
Il minestrone della nonna… con alga
In appendice al libro, le ricette della naturopata ed esperta di cucina naturale Silvia Strozzi aiutano ad arricchire con gusto la propria tavola. Tra i numerosi suggerimenti divisi per stagione, l’inverno è il momento per scoprire l’alga kombu, la più nota tra le alghe commestibili, ricchissima di oligoelementi, minerali e vitamine, molto utile nella cottura dei legumi perché ne diminuisce la fermentazione intestinali. E allora ecco il semplicissimo “Minestrone della nonna con alga Kombu”, da preparare con 3 patate, 150 grammi di fagioli secchi, 2 coste di sedano, 3 carote, 3 foglie di bietole, un quarto di verza, 2 porri, 5 centometri di alga kombu, una fetta di zucca, un ciuffo di prezzemolo, uno spicchio d’aglio, quattro foglie di basilico, tre cucchiai di olio extravergine. Dopo aver ammollato i fagioli e mondato le verdure, tutto va messo in una pentola con abbondante acqua. Aspettare che bolla, poi lasciar cuocere a fuoco lento per un’ora e aggiungere prezzemolo e basilico fresco prima di servire. Da accompagnare con crostini di pane e una spolverata di gomasio.